Mario Insenga & Dr. Sunflower Jugband

Mario Insenga & Dr. Sunflower Jugband

Il circuito musicale partenopeo è sempre stato fertile di grandi talenti e tra questi spicca il nome di Mario Insenga. L’incondizionata passione per il blues lo ha condotto ad uno scrupoloso studio sulle sue origini collezionando migliaia tra LP, CD e libri che trattano questa “superba espressione musicale”, come egli stesso la definisce. Nasce a Napoli nel 1951, ascolta Blues sin da ragazzino e si appassiona alla batteria sul finire degli anni ’60. Tra un esame universitario e l’altro, trova il tempo di formare diverse formazioni musicali e, negli anni ’70 da vita al suo più grande progetto musicale, tuttora iper attivo, i “Blue Stuff”. La band è il risultato di oltre dieci anni di laboratorio concentrato sulla profonda ricerca del Blues, della sua massima espressione attraverso l’ideale chiave di lettura, la più significativa: il LINGUAGGIO. Propongono così brani inediti rigorosamente in vernacolo napoletano. L’impatto con il pubblico è così positivo ed immediato che diventano in poco tempo la blues band napoletana per eccellenza.
Nel 1992 Joe Sarnataro (alias Edoardo Bennato) coglie nei Blue Stuff la soluzione ideale per la realizzazione di un importante progetto discografico dal nome “È Asciuto Pazzo Ò Padrone”.

Nel corso della sua carriera Mario Insenga si è esibito in migliaia di concerti in Italia ed all’estero (Europa e U.S.A.); ha effettuato jam session con bluesman come Willie Mabon, Jimmy Dawkins, Blind John Davis, Little Pat Rushing (a Maxwell Street, Chicago – 1981), Magic Slim, Sammy Lawhorn, Albert Collins, Billy Preston, Sarasota Slim, Billy C. Farlow, Little Willie Littlefield, Charlie Musselwhite, Luisiana Red, Sunnyland Slim e tanti altri.

Da diversi anni si diverte a scavare ancora più in fondo nella cultura Blues proponendo il progetto Dr. Sunflower Jug Band, un vero e proprio medicine show.

Il blues…. la medicina di Doctor Sunflower… i rimedi indiani di Doctor Kerr…. l’elisir Jack Rabbit di Doctor Lewis…

Agli albori del Blues i medicine show erano spettacoli itineranti molto in voga negli Usa: Un dottore e la sua compagna raggiungevano con un carrozzone le zone rurali per vendere “l’ultimo portentoso ritrovato medico “ capace di curare tutto e niente.

Della compagnia facevano parte un musicista cantante ed un ballerino saltimbanco che avevano il compito di incuriosire la gente , superare la diffidenza e fare in  modo che intorno al carrozzone si raccogliesse un vasto pubblico.

A quel punto il “dottore” faceva il suo spettacolo : da consumato imbonitore  magnificava le proprietà della sua medicina e convinceva i presenti ad acquistarla.

Poteva trattarsi di un elisir per ogni tipo di dolore o di malattia , di un sapone speciale per curare affezioni della pelle o la forfora , di un balsamo per i dolori ai piedi… comunque, anche se assolutamente inutili, nella quasi totalità dei casi le “medicine” erano innocue.

I Medicine show rappresentavano una ottima opportunità di lavoro per il musicista di Blues…Inoltre costituivano l’unico valido mezzo di diffusione e scambio di idee musicali all’interno di aree rurali, , almeno fino all’avvento della radio ed industria discografica che si diffuse a partire dagli anni ’20.

Nel 1924 c’era ancora una compagnia con u gruppo di jazz ed alcuni ballerini che girava tra il Mississippi e l’Alabama vendendo una medicina fabbricata su brevetto e chiamata Hedacol.

In repertorio brani tradizionali pre-blues, ballate come “Ella Speed “ o “ Frankie and Albert”, repertorio Jug Bands con “Overseas Stomp” e “Sellin that stuff”e ancora tanto tanto blues.

Mario Insenga: voce, batteria
Francesco Miele: basso, cori
Sandro Vernacchia: chitarra, cori
Emilio Quaglieri: chitarra, dobro, cori