Stefano Zabeo fa parte sicuramente di quella ristretta cerchia di musicisti italiani che hanno cominciato a fare blues ancora quando ben pochi, almeno qui da noi, conoscevano questo genere. Una instancabile attività concertistica condotta in tutta la penisola gli conquista poi una discreta fama in ambito nazionale, tanto da essere convocato più volte in quasi tutti i festival maggiori e minori svoltisi in Italia (Nave Blues, Bergamo Blues, Festival Blues di Ravenna, Bluesin’ di Pistoia, Blues Festival di Massa Marittima, Blues Festival di Torrita di Siena, Narcao Blues Festival, International Blues Festival di Cagliari, Aventino Blues Festival, Salerno Blues Festival, Festival del Blues di Nusco, Festival del Blues al Lago Ampollino, Catania Blues Festival, ecc. ecc.) e da essere invitato in numerose trasmissioni televisive su reti RAI e private.
Il progetto TV MAMA, che precede quello attuale, viene avviato già nel 1982, con l’intento di fornire un prodotto che, pur nel profondo rispetto della tradizione, offrisse una rilettura del genere attraverso l’uso di arrangiamenti più vicini all’emotività personale degli esecutori. Il gruppo ha avuto la gradita collaborazione di musicisti di livello nazionale ed internazionale quali Dick Heckstall-Smith, Paul Millns, Fabio Treves e Paolo Ganz, ed ha accompagnato le tournée italiane di artisti “chicagoani” fra cui Eddie C. Campbell. Nel 1988 il nostro chitarrista e cantante incide “Better late than never”, LP che viene dichiarato disco blues dell’anno dalla più autorevole rivista italiana del settore, e che gli vale una citazione anche nella “Enciclopedia del Blues e della Musica Nera” recentemente pubblicata da Arcana Editrice. Ottiene inoltre un grosso successo di critica su tutte le maggiori pubblicazioni italiane musicali e non, fra cui: Mucchio Selvaggio, Buscadero, Fare Musica, Chitarre (dove già precedentemente aveva avuto un’ampia intervista di Giuseppe Barbieri corredata da un simpaticissimo servizio fotografico), Ciao 2001, Stereo-play ed altre ancora. Parallelamente collabora con quasi tutti i bluesman italiani ma soprattutto con Guido Toffoletti per il quale ha svolto il ruolo di chitarrista in concerto, e di arrangiatore, session-man e produttore artistico in studio di registrazione. In questo ambito ha partecipato a numerose attività discografiche e live con artisti del calibro di Alexis Korner, Jorma Kaukonen, Mick Taylor, Ian Stewart, Zoot Money, Paul Jones e James Cotton. Di tutto ciò rimane una nutrita documentazione discografica, giornalistica e televisiva.
Oggi, rifacendosi a quel filone musicale chiamato “British Invasion” che così ben conosce avendone frequentato personalmente i diretti protagonisti e avendo spesso con loro suonato dal vivo, il chitarrista-cantante Stefano Zabeo propone un concerto dove i classici del rock e del pop inglese degli anni 60/70 vengono briosamente riletti secondo il suo personalissimo stile in una chiave più moderna. La band che lo accompagna è composta da musicisti di grande levatura, in grado di dare una notevole spinta ad una musica già molto energica di suo.
Stefano Zabeo ha collaborato con artisti del calibro di Alexis Corner, Jorma Kaukonen, Mick Taylor, Ian Stewart, Paul Jones, Zoot Money e James Cotton.